Nido di tetti

N
Nido di tetti

Sfumano, dal vivo sole braccate,
le ultime gocce di notte e di sonno.
Il borgo le gelosie dischiude
coglie di lago e di monti il respiro;

e suoni di vita prendono il volo,
sia gli allegri saluti e discorsi,
che dagli aperti usci scene di casa,
dal bosco le lievi note di un canto.

Il giorno si snoda nel tempo di ali;
profumi impregnano l’aria di festa
e vive di canti e giochi il paese.

Poi il sole, spento, nel mare di notte cala
e così il sonno sale dal lago per
abbracciare quel Nido di Tetti.

Questa poesia deriva dal romanzo “Le statistiche del trenino” ed è una dichiarazione d’amore a Viconago. Se ti piacciono le poesie, prova a leggere “Mono-dialogo tra Caos e Silenzio“. Per ascoltare l’audio “Nido di tetti”, puoi ascoltare la registrazione del terzo capitolo de “Le statistiche del trenino”.

Chi ha scritto questo racconto

BluttaBlatta

"Un marito.
Due gatti.
Tanti libri.
Mille parole.
"
Martina Ravioli