Il bruco Paoletto

I
Il bruco Paoletto

Il nostro bruco schizzinoso si chiamava Paoletto
e profumava sempre di mughetto.
Era il bruco più elegante di tutta la foresta
e aveva sempre una sola idea in testa.

Voleva trovare una compagna da amare
che avesse un buon odore da annusare.
“Tu guarda che bella bruchetta c’è sulla siepe.”
…poi si avvicinò: “Che schifo, sa proprio di pepe!”

Vide la bruca dei suoi sogni in cima ad un balcone,
…”Ma non è possibile, sa di sapone!”
Era molto attirato anche da una tipetta buffa,
ma annusando esclamò: “Sa troppo di muffa!”

Un giorno si imbatté in due occhi celesti:
“Oh dolce bruca, che profumi son codesti?!”
E la bruchetta risposte: “Dipende dalla mia espressione.”
“Se sorrido so di melone,
se sono tranquilla
so di camomilla,
se sono affamata
profumo di cioccolata,
ma se sono triste e nessuno mi offre una spalla
inizio a puzzare forte di stalla!”

“Ti sposerò mia futura farfalla,
ma mi devi promettere di non puzzare di stalla!”
Veloce lei lo promise e, per la fretta….
…. iniziò a profumare di violetta.

Filastrocca ispirata dagli odori della mostra interattiva “Ficcanaso”, realizzata da L’Ideatorio USI nel 2011 a Castagnola, Lugano e ospitata nel 2012 a Sasso Corbaro, Bellinzona.
Per continuare con il divertimento, visita la sezione “sorriso“.

Una lettura di BluttaBlatta
Musica incompetech.com: “Beachfront Celebration” di Kevin MacLeod

Chi ha scritto questo racconto

BluttaBlatta

"Un marito.
Due gatti.
Tanti libri.
Mille parole.
"
Martina Ravioli