CategoriaRacconti

I racconti di BluttaBlatta

Il bruco Paoletto

I

Il nostro bruco schizzinoso si chiamava paoletto
e profumava sempre di mughetto.
Era il bruco più elegante di tutta la foresta
e aveva sempre una sola idea in testa.
Voleva trovare una compagna da amare
che avesse un buon odore da annusare.

I sette cugini “D’amore e d’accordo”

I

C’erano una volta 7 cugini, ma non stiamo parlando dei 7 nani: i protagonisti di questa storia sono 7 gamberi! Ah cari miei… vi sento già protestare: “In Svizzera non c’è il mare! Non ci possono essere gamberi!” Ebbene: dovete ricredervi. I gamberi non vivono solo nell’acqua salata, ma anche nei fiumi e in Svizzera ce ne sono ben 7 specie. Vi ho convinti? No? Allora ne riparliamo dopo che vi avrò...

Papà Nutria e i tre piccoli castorini

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La vostra “raccontafavole” ogni tanto si sente un po’ bambina, anche se è cresciuta da tanti anni ormai, e ama ancora guardare i cartoni animati. Quando era piccina adorava tanto un cartone che si chiamava “Papà Castoro”. Lo conoscete? Lo trasmettono ancora? Se la risposta è sì, fatemelo sapere perché avrei proprio voglia di rivederne qualche puntata! In questo cartone c’era un simpatico e...

L’ortolano

L

Questa è la storia di un ortolano e di come il mondo girò in aeroplano.Lui era stanco di vendere frutta, la sua vita gli pareva brutta.Un giorno gridò a pieni polmoni:“Basta col vender limoni, basta anche con queste cosine, non voglio più saperne di noccioline!”Decise così di prendere il volo e con un aereo si staccò dal suolo. Atterrò che ormai il cielo era nero e si trovò in cima ad...

Una Goccia

U

Il Nautilus solca le onde.
La sua bianca pancia affonda nell’acqua; le potenti pale lo sospingono traverso le onde. Trasporta pochi passeggieri, altre volte sono stati di più. Mirella lo osserva dalla riva. A tratti resta nascosto dai canneti, mentre silenzioso scivola nella lieve corrente. Il lago di Lugano lo conosce a menadito, ma il varo lo ha vissuto lungo le rive locarnesi.

Il cuoco buffo

I

Questa è la storia di un buffo cuoco
che aveva paura del fumo del fuoco!
Quindi i suoi piatti erano tutti non cotti,
restavano crudi perfino i risotti.
Ma la specialità di cuoco Daniele,
erano le corte, quelle col miele.
Le faceva alte, strette, lunghe e ciccione,
a volte ci aggiungeva un po' di melone.

Filippo

F

Il piccolo Pietro giaceva immobile sul terreno. Testa e corpicino insanguinati lasciavano temere il peggio, concedendo esigua speranza di guarigione completa. L’ambulanza, giunta in men che non si dica, era ripartita a sirene spiegate verso l’ospedale della vicina città, lasciando gli abitanti del piccolo borgo sgomenti ed angosciati. L’autore di quella brutale aggressione, colto sul fatto, stava...

Blume e le “Pelosone”

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Grüezi! Ehm, no scusate, volevo dire: salve! Cosa ci volete fare: vivo in Ticino da tanti anni ormai, ma sono nata e cresciuta in una bella fattoria della Simmental e ogni tanto il mio dialetto bernese si fa sentire. Come sono arrivata sui monti del Malcantone? Mh, sicuri di volerlo sapere? E va bene, incominciamo dall’inizio allora.

Nomen Omen

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Nomen omen

Sottovoce era del 1918. Il prete le aveva impresso quel soprannome, insieme alla croce sulla fronte, quando non aveva emesso neppure un gridolino nel sentire l’acqua fredda del fonte battesimale sulla testolina calva. Il nome all’anagrafe? Nessuno lo ricorda più.

Il grande Anselmo e il piccolo Cippi

I

Ah come è rilassante il silenzio di un bel bosco notturno, vero? No, sbagliato! Se siete tra coloro che pensano che nella foresta, al buio, sia tutto calmo e senza rumore, vi sbagliate di grosso. I casi sono due: o non siete mai stati in un bosco di notte oppure avevate così paura da camminare a occhi chiusi e con le mani strette a tappare le orecchie. Non pensiate che io sia molto più coraggiosa...

Le chiavi della speranza

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Gli occhi leggono quello che le orecchie non sentono. La chiave di violino spicca nitida sul foglio e le note, immaginate, si posano sui fili del ricordo. Il pentagramma si riempie di segni che risuonano nella testa di Alfredo. Per anni il rispettato Direttore d’Orchestra ha tenuto concerti ovunque. Con i piedi rinchiusi nelle lucide scarpe nere saldamente appoggiate al palchetto, ha proteso la...

Il calendario

I

Natale è arrivato e il calendario ripensa ai giorni passati.
Ricorda bene il 2 febbraio. Camilla ha compiuto 18 anni e con questi è arrivata la prima macchina e il primo incidente.
Papà arrabbiato e mamma che lo ha rabbonito: “Caro le macchine si aggiustano, l’importante è stare bene!” Il 12 aprile è morta nonna. Tristezza e amore attorno all’anziana morente.

Natale, prima e dopo

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Un dolce profumo riempiva la cucina mentre i biscotti cuocevano.
Vetrine adorne di luci e addobbi, ed immancabile bombardamento mediatico, con volantini pubblicitari ed inviti a donare. La musica diffondeva i vecchi melodici classici. Fervevano i preparativi per la recita con canzoncine e battute da imparare.

Lulú

L

«Oh com’è carina!» Avevano esclamato tutti gli animaletti del giardino nel vedere, per la prima volta, la piccola coccinella. Ecco appunto: carina, tenera, graziosa, innocua, silenziosa, adorabile con quei minuscoli puntini neri e chi più ne ha più ne metta. Lulù la coccinella, nata ad inizio primavera nel giardino dei Signori Verdini, ne aveva piene le scatole!

La Panchina

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Ebbene sì, sono una panchina. Oh non pensiate di aver frainteso, perché avete capito benissimo. Sono una normalissima, vecchia, scrostata panchina che ha visto tempi migliori. Mi trovo in un posto speciale però: un solitario spuntone di roccia a lato di un sentiero poco conosciuto, ma tanto più bello. Chi si accomoda sulle mie scolorite assi di legno ha davanti a sé un panorama straordinario. Una...

Cucù, c’è nessuno?

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Yannick è nero, ma così nero da confondersi nella notte. Quando gioca a nascondino al buio, gli basta chiudere gli occhi e non sorridere per diventare completamente invisibile. Quando sorride, però, i suoi perfetti denti bianchi rendono il suo viso così luminoso, da trasmettere allegria a tutti coloro che lo circondano. I suoi genitori, invece, sono bianchi come il latte e hanno gli occhi azzurri...

La pasticceria del Signor Pipifante Elestrello

L

Il Signor Pipifante Elestrello
era il figlio di un'elefantessa e di un pipistrello.
La sua passione erano i dolci, le torte e i biscotti
e aveva creato una pasticceria per animali ghiotti.

La sua prima specialità era il panettone
aromatizzato al profumo di salmone.
Molto richiesti erano anche i pasticcini lunghi,
che lui insaporiva con un ragù di funghi.

Mamma per caso e per amore

M

“Se io sarei” “Fossi Giosuè, fossi.” “Oh mamma, che barba, se io fossi…” Carmela scompiglia la testa del figlio con un affettuoso scappellotto. Nonostante la terza elementare, la coniugazione dei verbi resta un insondabile mistero per il suo bambino. Non che come mamma si possa lamentare per carità, ma la scuola è sempre stata motivo di contrasto con Giosuè. Lui ha le ali ai piedi ed è nato con...

Emily e Fury

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Furetto

La piccola Emily, una deliziosa bimba di soli cinque anni, se ne stava a fissare la colazione che la mamma le aveva preparato. Da un anno aveva perso appetito e allegria. Mamma Lisa faceva di tutto per ridare alla figlioletta la gioia di vivere, ma purtroppo senza grandi risultati; dal giorno in cui l’incidente in macchina l’aveva costretta su una sedia a rotelle Emily non era più la stessa...

Nuove bianche e nere narici

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Cosa faccio per vivere? Viaggio. Non potrei immaginare la mia vita senza una partenza ed un arrivo. In questi anni ho girato l’Italia intera e a volte ne ho varcato le frontiere, sempre con un pizzico d’emozione. Non ho il permesso di andare ovunque. Come tutti i viaggiatori alcuni confini per me sono proprio invalicabili. Non è cattiva volontà, ma se uno non ha le carte in regola non c’è nulla...

Il colore dei ricordi

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La data è sbiadita. Si intravede solo l’anno: 1877. Il dito di Giuseppe scorre lento lungo la via ricoperta dalla bianca cenere. Sullo sfondo il rudere della grande Casa Comunale. Le facce nere di sporco e di fumo dei minatori lo fissano. Al ragazzo sembra di sentire l’odore acre dell’incendio e il crepitio delle braci. “Nonna, guarda cosa ho trovato!”

Una storia di famiglia: l’amore non si cancella

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Ancora prima di sbucare dal bosco Roberta sa di trovare la griglia accesa e i Cervelas sfrigolanti. Sono le dieci del mattino, ma il profumo fa già gorgogliare lo stomaco. Il marito Luca è passato a prenderla appena finito il turno e sono partiti veloci alla volta della cascina. È da una settimana che aspetta di abbracciare Paolo, scalmanato figlio in custodia temporanea sui monti del suocero...

Una storia di famiglia: figlio, uomo, marito

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Una storia di famiglia: figlio, uomo, marito

Eccola là. Appesa nello spogliatoio, la divisa lo aspetta. Sta per iniziare il turno di notte al pronto soccorso e Luca si prepara, con gesti diventati abitudine nel corso degli anni. Ha imparato ad ascoltare il cuore con lo stetoscopio prima ancora che a camminare, osservando il padre con il lungo camice bianco. Da piccolo aveva paura, gli sembrava un fantasma, ma crescendo ne ha subito il...

Una storia di famiglia: lui, lei e l’altro

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Una storia di famiglia: lui, lei e l'altro

“Se continuiamo così, sarò io a dover andare in analisi!” Roberta sbuffa, mentre raccoglie da terra i calzini di Luca. Ha avuto una giornata pesante. Nel suo studio di psicologia sono passati in rapida successione: una coppia in crisi nera che ha urlato per tutta l’ora e mezza del colloquio, una mamma disperata perché il figlio di anni 32 vuole andare a vivere da solo e lei teme l’abbandono, un...

Una storia di famiglia: nonno, cane e nipote

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Nonno, cane e nipote

È primavera ovunque in Ticino, ma qui, tra i narcisi selvatici che spiccano candidi nel prato, è primavera un po’ di più. Non perché l’aria di montagna sopra Claro sia migliore, ma perché questo è il posto speciale di nonno Giuseppe e quando si è nel proprio luogo del cuore tutto è più bello. “Nonno corri, vieni a vedere!” Ecco, appunto, le risate. Il piccolo Paolo ride spensierato e...